Breve storia dell’oppio e dei suoi derivati

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Risolvere il dolore è un problema antico. L’oppio è stato utilizzato per più di un millennio da diverse culture per sconfiggerlo, ma alla fine del XIX secolo, si stima che uno su dieci uomini cinesi fosse dipendente dal fumo di oppio.

A occidente, in Inghilterra, dall’oppio era stato ricavato il Laudano, prescritto per ogni disagio, fisico e mentale. Un altro farmaco, molto più potente del Laudano, venne derivato dall’oppio. In Germania, il chimico Serteuner scoprì la morfina che ebbe subito una grande applicazione, partire da metà ‘800, sui feriti di guerra.

Tornando a casa, i reduci feriti ai quali era stata data morfina, ne pativano l’astinenza in quella che fu chiamata “la malattia del soldato”. Per curare questa malattia ed altre ancora, all’inizio del XX secolo, l’industria farmaceutica tedesca Bayer mise sul mercato internazionale il suo nuovissimo derivato dell’oppio: l’eroina. Presto, centinaia di migliaia di donne americane che avevano preso l'eroina per crampi mestruali e altri dolori ne sono diventate dipendenti. Così l’eroina venne bandita dagli scaffali delle farmacie.

La legislazione e il tentativo di controllo dei governi non hanno impedito la dipendenza da eroina, per tutto il secolo scorso e fino ad oggi. La morfina, naturalmente, ha continuato nel tempo ad essere utilizzata come sollievo dal dolore anche per le ferite in battaglia. Nella seconda guerra mondiale i tedeschi cominciarono a esaurire la morfina e derivarono un sostituto artificiale chiamato originariamente Adolfina, ora conosciuto come metadone.

I tossicodipendenti che avevano deciso di smettere con l’eroina non avevano altra alternativa che prendere il metadone, vivendo le proprie vite su ciò che si chiama “mantenimento di metadone”. Il più recente dei sostituti della morfina, la buprenorfina, è usata in varie formulazioni come sostituto del metadone per la dipendenza da oppiacei, pur essendo anche questa un derivato sintetico dell’oppio. In questo modo, la “maledizione dell’oppio” continua a perpetuarsi nella terapia del tossicodipendente.

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Il programma Narconon non è un programma terapeutico (medico o psichico), ma un programma didattico di riabilitazione sociale. Chi ha completato il programma Narconon non deve, in seguito, frequentare per mesi incontri settimanali con lo psicologo o l’assistente sociale, né si considera convalescente. La premessa su cui si basa il modello del programma è che si può effettivamente costruire una nuova vita.

Chi ha completato il programma Narconon è completamente riabilitato ed ha conquistato e raggiunto un nuovo orientamento nella vita.


Risorse:

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AUTORE

Ugo Ferrando

Nel 1974 ha introdotto i metodi di miglioramento sociale di L. Ron Hubbard in Italia e da oltre un quarto di secolo è il portavoce del Narconon Sud Europa.

NARCONON GABBIANO

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